A proposito di CAMPYLOBACTERIOSI

17 Novembre 2014

campylobacter

Il genere Campylobacter comprende ben 23 specie riconosciute di batteri bastoncellari, Gram negativi, frequentemente associati a fenomeni diarroici nel cane, nel gatto e nell’uomo, oltre ad essere responsabili di altre patologie nei mammiferi domestici.

Le specie di interesse veterinario nel campo dei piccoli animali sono:

  • CAMPYLOBACTER JEJUNI SPP. JEJUNI

  • CAMPYLOBACTER UPSALIENSIS

  • CAMPYLOBACTER HELVETICUS

La via di infezione è fecale – orale e le fonti di infezione sono rappresentate dalle feci degli animali infetti, da cibi mal cotti o poco cotti e da acque contaminate dal batterio; si tratta di una patologia in aumento anche se poco frequentemente considerata fra le diagnosi differenziali delle forme diarroiche.

La gravità dell’infezione dipende dal numero di microrganismi ingeriti e dalla presenza o meno di una immunità anticorpale legata ad una precedente esposizione.

Inoltre la presenza di altri patogeni enterici quali parvovirus o coronavirus, infestazioni da Giardia o Salmonella, esercita un’azione sinergica sullo sviluppo dei sintomi.

Spesso il cane è solo un portatore asintomatico ma la sindrome clinica si verifica con maggior probabilità nei soggetti di età inferiore ai 12 mesi od in soggetti sottoposti a stress di varia natura (ospedalizzazioni, interventi o patologie concomitanti).

Le diarree associate a Campylobacteriosi possono avere diversi livelli di gravità: da lieve fino alla presenza di feci mucoidi con presenza di sangue ed, in alcuni casi, di tracce biliari (in particolare nei cuccioli con forme acute).

Nel gatto purtroppo la patologia è ancora troppo poco documentata; come nel cane tuttavia, la patologia si manifesta con maggiore gravità nei gattini di età inferiore ai 12 mesi.

La diagnosi si ottiene attraverso colture ottenute o dalle feci o da tamponi fecali (con crescita in 72 – 96 ore) oltre che dalla citologia ottenuta dagli stessi campioni.

La terapia consiste nell’utilizzo di antibiotici nel caso di episodi severi ed acuti di diarrea, in particolare nei cuccioli e nei gattini; l’antibiotico d’elezione è la eritromicina (20 mg/Kg PO ogni 12 ore per 5 – 21 gg) cui seguono gli altri macrolidi, il metronidazolo, le tetracicline, le cefalosporine di seconda generazione ed i fluorochinoloni (anche se sono sempre più frequenti gli episodi di resistenza del batterio verso questo gruppo).

Il nostro laboratorio è in grado di offrirti la possibilità di effettuare colture per il Campylobacter attraverso l’impiego di terreni selettivi incubati in condizioni di microaerofilia e la citologia del campione.

Dr. Daniela Prina



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Categorie: Area ScientificaMalattie infettive