Esame citologico

1 Identificare correttamente il materiale da utilizzare:
la mancanza d’identificazione del materiale che verrà inviato può causare problemi di riconoscimento al laboratorio. Prima del prelievo è INDISPENSABILE scrivere sulla banda sabbiata dei vetrini il COGNOME del PROPRIETARIO ed eventualmente il nome dell’animale qualora ci fossero più soggetti appartenenti allo stesso proprietario.


2 Preparare il materiale per il prelievo:
questo è un aspetto essenziale per l’attuazione di un prelievo corretto al fine di ottimizzare la procedura in termini di tempo e qualità. Ricordatevi SEMPRE di compilare il nostro “MODULO RICHIESTA ESAMI” alla voce “esame citologico” in ogni sua parte in modo dettagliato. Sia le informazioni anamnestiche che quelle relative alla lesione aiutano il citologo nella diagnosi.

Si consiglia SEMPRE di preparare più vetrini (4-5), un solo preparato citologico potrebbe NON essere diagnostico.


3 Raccogliere il campione:
uno dei fattori più importanti per il valore diagnostico dei preparati citologici è la qualità dei campioni ottenuti che si rileva solo in fase post analitica con la lettura dei vetrini. Campioni non diagnostici od inconclusivi sono frustranti sia per il veterinario che per il proprietario e le ragioni sono molteplici: potrebbero non essere presenti cellule significative perché durante la raccolta l’ago non è penetrato nella lesione oppure potrebbe essere penetrato in una zona non rappresentativa di una lesione (ad esempio un’area di infiammazione o di necrosi).

Preparati con cellularità adeguata possono essere troppo spessi per essere letti, evento frequente nei linfonodi, oppure avere la maggior parte delle cellule rotte, evento che può verificarsi durante la preparazione dello striscio.

Altra causa frequente è la contaminazione ematica (emodiluizione) che vede due cause principali: l’uso di un ago troppo grosso (>22G) o un’aspirazione prolungata.

Esistono diversi metodi di raccolta che vi indichiamo brevemente di seguito:

  • Biopsia con ago sottile (ago aspirazione ed ago infissione): viene utilizzata per masse superficiali od interne, linfonodi, organi interni e raccolte di liquido. Tecnica poco invasiva e quindi maggiormente utilizzata. È sufficiente utilizzare un ago con diametro 22G anche per i tessuti compatti, mentre le dimensioni della siringa devono essere proporzionate alla consistenza del tessuto: per tessuti morbidi (es. linfonodi) può essere sufficiente una siringa da 3 ml, per tessuti più consistenti (es. fibromi) è necessaria una siringa più grossa (10 ml).
    Se i campioni vengono raccolti con tecnica eco-guidata NON UTILIZZARE GEL DA ULTRASUONI sulla cute ma solo alcool; il gel si colora di rosa con i coloranti usati in citologia coprendo le cellule prelevate e rendendo i campioni NON DIAGNOSTICI.
  • Apposizione (campione per impronta): viene utilizzata per lesioni cutanee erosive/essudative superficiali e campioni bioptici destinati all’istologia. Tecnica utile per identificare agenti eziologici, ma i campioni ottenuti forniscono spesso solo cellule infiammatorie anche se la flogosi è secondaria.
  • Scarificati: vengono utilizzati da campioni raccolti in sede chirurgica e per lesioni cutanee piatte e asciutte non adatte alla biopsia con ago sottile.
  • Tampone: vengono utilizzati per i tamponi vaginali ed i tragitti fistolosi (USARE SOLO TAMPONI STERILI). Utili nei tragitti fistolosi per classificare il tipo di risposta infiammatoria ed identificare l’agente eziologico. In caso di campionamenti da lesioni asciutte si consiglia di inumidire il tampone con soluzione fisiologica sterile, questo procedimento ridurrebbe la rottura delle cellule sia durante il prelievo che durante la preparazione del vetrino.

NON UTILIZZARE MAI GEL LUBRIFICANTI.

I campioni liquidi vanno sempre raccolti in provette con K3 EDTA qualunque sia la loro origine.Per i campioni provenienti da versamenti si consiglia di inviare una provetta con K3 EDTA ed un campione di siero ottenuto dopo centrifugazione del versamento per l’esecuzione di alcuni parametri biochimici.


4 Conservare il campione:
i vetrini devono essere posti in un porta vetrini e conservati a temperatura ambiente sino al momento del ritiro. IMPORTANTE: i preparati citologici non colorati NON devono MAI essere posti vicino a contenitori con all’interno formalina i cui vapori determinano artefatti alle cellule rendendole illeggibili.