Ricerche microbiologiche

Per tamponi auricolari, cutanei, liquidi di drenaggio, essudati, versamenti, liquidi da drenaggio, bronco aspirati, feci ed urine.

Premessa: è necessario effettuare il campionamento prima della terapia antibiotica. È sconsigliato effettuare campionamenti durante la terapia. Nel caso in cui questo non fosse possibile è necessario attendere almeno 48 ore dall’ultima somministrazione prima di raccogliere il campione.

1 Identificare correttamente il materiale da utilizzare:

la mancanza d’identificazione del materiale che verrà inviato può causare problemi di riconoscimento al laboratorio. Prima del prelievo è INDISPENSABILE scrivere sul tampone/contenitore sterile il COGNOME del PROPRIETARIO ed eventualmente il nome dell’animale qualora ci fossero più soggetti appartenenti allo stesso proprietario.

2 Preparare il materiale per il prelievo:

questo è un aspetto essenziale per l’attuazione di un prelievo corretto al fine di ottimizzare la procedura in termini di tempo e qualità. Ricordatevi SEMPRE di compilare il nostro “MODULO RICHIESTA ESAMI” in ogni sua parte in modo leggibile, ci aiuterete ad identificare meglio i vostri campioni. Inoltre, è fondamentale indicare sempre LA SEDE DEL PRELIEVO. I materiali verranno specificati in seguito in base al campione biologico da analizzare.

3 Raccogliere il campione:

l’idoneità del campione si rileva solo in fase post analitica con la validazione dei risultati ottenuti dalle colture. Gli errori effettuati durante la fase di raccolta del campione inficiano in modo rilevante le fasi successive dell’analisi e di conseguenza il risultato. La contaminazione del campione per prelievo non corretto, contenitore non sterile o mancata preparazione del paziente quando necessaria, sono le cause che pregiudicano l’esame microbiologico.

TAMPONE AURICOLARE:
per il campionamento si utilizza tampone sterile con terreno di trasporto.

Allontanare l’eccesso di materiale dal condotto uditivo esterno con tampone imbevuto con soluzione fisiologica sterile; questo procedimento ha lo scopo di ridurre il grado di colonizzazione batterica. Successivamente introdurre delicatamente il tampone fino a raccogliere l’essudato evitando di toccare le pareti del condotto uditivo.

Qualora siano presenti contemporaneamente otite esterna e media è consigliabile prelevare separatamente due campioni di essudato provenienti dal condotto uditivo e dall’orecchio medio. Conservare a 5 – 25° C non oltre le 24 ore.

Si consiglia di effettuare SEMPRE un esame citologico del materiale presente nel meato per entrambe le orecchie utilizzando un tampone e rotolandolo (non strisciandolo!) sul vetrino. Questo ci permetterà di valutare la presenza di infezione, di lieviti, di colonizzazione batterica o di disturbi della cheratinizzazione. Per questo esame citologico non è previsto alcun costo aggiuntivo.

TAMPONE CUTANEO:
per il campionamento si utilizza tampone sterile con terreno di trasporto. È indicato quando l’esame citologico rivela la presenza di batteri bastoncellari fagocitati dai granulociti neutrofili o nel caso si sospetti un’antibioticoresistenza oppure quando la terapia antibiotica, anche se appropriata, non sia efficace. Si consiglia di campionare pustole, foruncoli o noduli purché INTEGRI. Colture batteriche da lesioni ulcerate sono poco significative per la presenza di batteri contaminanti. Conservare a 5 – 25° C non oltre le 24 ore.

PUS, ESSUDATI, VERSAMENTI E LIQUIDI DA DRENAGGIO:
il campionamento di materiale può avvenire tramite:

  • siringa sterile: da preferire al tampone per la qualità e la quantità di materiale che si rende disponibile all’indagine. Effettuato il prelievo è necessario togliere l’aria presente in siringa, allontanare l’ago e chiuderla con un tappo di gomma sterile, in tal caso è possibile fare una ricerca di batteri aerobi ed anaerobi. La siringa deve essere consegnata entro un’ora dal prelievo, se non fosse possibile è necessario introdurre il materiale in una provetta Port-A-Cul senza immettere aria, conservarla a temperatura ambiente (20 – 25° C) e farla pervenire in laboratorio entro e non oltre le 72 ore; in questo caso sarà possibile effettuare SOLO la ricerca per i batteri anaerobi.
  • tampone sterile: da utilizzare SOLO se non c’è sufficiente componente liquida; tale modalità di prelievo riduce la sensibilità dell’esame colturale in riferimento all’isolamento di batteri anaerobi ed aumenta il rischio di grossolane contaminazioni. È fondamentale utilizzare tamponi con mezzo di trasporto e far pervenire il campione al laboratorio in giornata per poter effettuare la ricerca di batteri aerobi. Conservare a 5 – 25° C.

Il prelievo può essere effettuato da:

  • raccolte chiuse (es. versamenti) con cute o mucose integre. Tricotomizzare la cute, disinfettare con Betadine ed aspirare con siringa.
  • ferite aperte : detergere con fisiologica sterile, decontaminare i margini con Betadine (attenzione a non contaminare il prelievo con il disinfettante), divaricare i lembi della ferita ed aspirare con una siringa il materiale dalle parti più profonde.
  • fistola: disinfettare la cute in corrispondenza dell’orifizio esterno. Introdurre un catetere sterile fino al focolaio suppurativo ed aspirare con siringa.
  • drenaggi: previa accurata disinfezione, aspirare con siringa scartando la prima aliquota del materiale raccolto, cambiare la siringa e procedere alla raccolta del materiale restante.

BRONCOASPIRATO O LAVAGGIO BRONCOALVEOLARE:
il materiale ottenuto deve essere posto in provetta sterile e fatto pervenire al laboratorio entro poche ore.

COPROCOLTURA:
sono sufficienti 2 – 3 grammi di feci (circa un cucchiaino) emesse spontaneamente ed introdotte in un contenitore sterile. Le feci devono essere raccolte SUBITO dopo l’emissione, si consiglia di asportare solo la parte superiore con una palettina sterile. NON INVIARE IL CAMPIONE IN TOTO RACCOLTO DA TERRA. Evitare il ricorso al tampone rettale in quanto la scarsa quantità di feci adese al tampone riduce la possibilità di indagine.

Si esegue ricerca per: Shigella, Campylobacter, Salmonella.

URINOCOLTURA:
si rimanda alla voce “prelievo di urine”

TAMPONE FARINGEO, LARINGEO, NASALE, VAGINALE, PREPUZIALE ED OCULARE:
in queste sedi è normalmente presente un’abbondante flora microbica rappresentata da batteri aerobi ed anaerobi. Anche Mycoplasmi sono stati ritrovati in apparati di soggetti in buona salute; pertanto i campioni prelevati da queste sedi sono quasi sempre contaminati e scarsamente diagnostici.

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