1 Identificare correttamente il materiale da utilizzare:
la mancanza d’identificazione del materiale che verrà inviato può causare problemi di riconoscimento al laboratorio. Prima del prelievo è INDISPENSABILE scrivere sul contenitore il COGNOME del PROPRIETARIO ed eventualmente il nome dell’animale qualora ci fossero più soggetti appartenenti allo stesso proprietario.
2 Preparare il materiale per il prelievo:
questo è un aspetto essenziale per l’attuazione di un prelievo corretto al fine di ottimizzare la procedura in termini di tempo e qualità. Ricordatevi SEMPRE di compilare il nostro “MODULO RICHIESTA ESAMI” in ogni sua parte in modo leggibile, ci aiuterete ad identificare meglio i vostri campioni. Inoltre è fondamentale indicare sempre IL METODO DI RACCOLTA.
3 Raccogliere il campione:
la modalità di raccolta è un fattore critico dal quale dipende il risultato dell’analisi. La cistocentesi è il metodo di raccolta da preferire sia per l’esame chimico fisico che per l’urinocoltura. Se si utilizza il cateterismo o la minzione spontanea è IMPORTANTE SCARTARE il primo getto di urina ed utilizzare SOLO il mitto intermedio, questo eviterebbe la contaminazione con fluidi interni (secrezioni vaginali ed uretrali). Per l’urinocoltura è SCONSIGLIATA la raccolta per minzione spontanea. Il campione ottimale (5 ml) è rappresentato dalle “urine del mattino”, in quanto è stato trattenuto in vescica per un periodo di 6-8 ore circa, quindi più rappresentativo per la concentrazione dei costituenti presenti e più sensibile per la rilevazione dell’eventuale presenza di batteriuria asintomatica.
4 Conservare il campione:
il campione ottenuto per cistocentesi può essere conservato in siringa sterile. Il campione ottenuto per cateterismo o minzione spontanea deve essere raccolto in un contenitore STERILE.
Da evitare ASSOLUTAMENTE contenitori “puliti”.